Geo é un omaggio musicale al personaggio ed alla vicenda di Geo Chavez.
Un poema sinfonico elettronico sul tema del viaggio.
Viaggio come messa in scena di un viaggio interiore, di un viaggio dellʼanima. Un diario intimo tra reale e fantastico della ultima straordinaria impresa di Geo Chavez.
Il brano vuole mettere in evidenza i valori simbolici che le gesta di Geo Chavez rappresentano: la sfida, la pulsione ancestrale verso la scoperta, il mito del volo come vittoria sulla gravità, come sinonimo di libertà.
e suscitare nellʼascoltatore le emozioni e le suggestioni di vertigine, tensione ed ebbrezza legate al volo, alle difficoltà nel misurarsi con la natura, ma anche i sentimenti intimi di un uomo che, solo, affronta e oltrepassa i limiti dellʼumano.
La forma del brano è articolata in 4 quadri senza soluzione di continuità:
I. Origine nativa (00:00 – 03:00),
II. Cielo (03:01 – 07:38),
III. Sturm (07:39 – 13:30),
IV. Trascendenza (13:31- 16:30).
Il primo quadro celebra le origini di Chavez, le radici peruviane (attraverso il soffio e i suoni di flauto), interpretate qui come pulsione ancestrale, soffio vitale, ricerca continua, come la spinta verso il nuovo, verso lʼignoto.
Il secondo, Cielo, rappresenta invece la libertà, il mito del volo, del librarsi nellʼaria. Cielo come in-finito, che non comporta limiti, che non ha fine.
Sturm, mette in scena la passione, la tensione, la sfida, la manifestazione della forza istintiva dellʼindividuo e della forza della natura.
Il finale, Trascendenza, è invece il quadro del passaggio, della trasformazione della materia in energia, di una fine che in realtà è un divenire altro.
Commissione dell’ASSOCIAZIONE MUSEI d’OSSOLA nell’ambito del progetto INTERREG Italia – Svizzera “Chavez di tanti uno solo – Centenario Trasvolata Alpi”